Stefano Zecchi (Venezia, 22 gennaio 1945 – Milano, 16 gennaio 2024) è stato un filosofo, scrittore e giornalista italiano.
La sua carriera accademica lo ha visto professore ordinario di <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Estetica">Estetica</a> presso l'Università degli Studi di Milano. I suoi studi si sono concentrati principalmente sull'estetica, la filosofia dell'arte, la <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/filosofia%20della%20cultura">filosofia della cultura</a> e la condizione dell'uomo contemporaneo.
Oltre all'attività accademica, Zecchi è stato un prolifico scrittore, pubblicando numerosi saggi e romanzi. Tra le sue opere più note si possono citare "L'esistenza audace", "La bellezza", "Il bello e il sublime", "Quando crolla il presente" e "Cronache per un'apocalisse annunciata". Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale e Il Sole 24 Ore.
Zecchi ha avuto un ruolo attivo anche nella vita politica e culturale italiana. È stato assessore alla cultura del Comune di Milano durante l'amministrazione Albertini. Ha inoltre partecipato a numerosi dibattiti e programmi televisivi, esprimendo le sue opinioni su temi di attualità e filosofia.
Il suo pensiero può essere considerato vicino a posizioni conservatrici e critiche nei confronti del progressismo radicale e del relativismo etico. Ha spesso sottolineato l'importanza dei <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/valori%20tradizionali">valori tradizionali</a> e del patrimonio culturale europeo.
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